Open Baladin Fest a Torino per celebrare la maggiore età della birra artigianale italiana. Diciotto anni di birre vive per Teo Musso

17 Ago 2014, 09:53 | a cura di
Nel week end del 30 e 31 agosto piazzale Valdo Sfusi, sede del terzo locale Open Baladin da qualche mese, accoglierà il pubblico con 160 birre non pastorizzate alla spina, proposte da quaranta microbirrifici italiani per promuovere valori della cultura brassicola. Con gli abbinamenti gastronomici di Chef Kumalè selezionati tra i migliori cibi di strada della Penisola.

È aperto dallo scorso marzo l’Open Baladin di piazzale Valdo Sfusi, il terzo locale di Teo Musso – che segue il successo di quelli di Roma e Cinzano – che ha portato anche a Torino la cultura brassicola della birra viva, quella non pastorizzata, più comunemente considerata artigianale. E tutto parte proprio dall’irruzione di Teo Musso sulla scena birraria italiana nel lontano 1996: diciotto anni di birra artigianale, il raggiungimento della maggiore età per un settore in costante crescita per offerta, diversificazione e richiesta del mercato, che merita un grande festeggiamento.
Open Baladin Fest - il 30 e 31 agosto proprio in Piazzale Valdo Sfusi a Torino – sarà l’occasione per condividere i valori della cultura birraria promossi da Baladin, un centro di aggregazione per la birra artigianale (da riproporre con cadenza annuale) che vedrà riuniti quaranta microbirrifici italiani per un totale di 160 birre vive alla spina da gustare in una due giorni all’insegna dell’informalità e del gusto. Un numero impensabile diciotto anni fa, quando i precursori italiani del sistema artigianale – una manciata di birrifici che si contano sulle dita di una mano, Baladin, Lambrate, Birrificio Italiano, Beba e il Vecchio Birraio – contribuivano a modificare l’impatto del consumatore con la birra, fino ad allora considerata bevanda semplice e senza troppe pretese, educando il gusto del grande pubblico al piacere della qualità, della diversificazione, della genuinità. Un percorso oggi all’apice di un successo che non accenna ad arrestarsi, annoverando la birra artigianale tra i must di ogni appassionato buongustaio.
Nell’animato ritrovo a cielo aperto di Torino ogni spina sarà presentata e descritta da Lorenzo Dabove (in arte Kuaska), volto noto e apprezzato del settore, per agevolare un consumo consapevole che valorizzi le caratteristiche di tutti gli assaggi. Nella mattinata di domenica la cotta pubblica dell’associazione Birrando e Gustando coinvolgerà anche i meno esperti, mentre per tutta la manifestazione si alterneranno performance di skateboard, musica acustica e Dj set di Cocina Clandestina, incontri con i mastri birrai, la presentazione della Guida alle birre d’Italia di Slow Food e le Officine Gastronomiche Birrarie di Chef Kumalè in compagnia della chef belga Caroline Noel.
In abbinamento alla degustazione le note proposte sfiziose di Open Baladin (fatate, scrocchette, fish&chips, hamburger La Granda) e la gastronomia regionale tipica, con cinque cucine di strada selezionate da Vittorio Castellani: la focaccia di Recco del Consorzio, gnocchi fritti con salumi di Salvatore Mozzo, bombette pugliesi della Valle d’Itria, il panino con il lampredotto del Trippaio fiorentino di Gavinana, le patate ripiene dei torinesi Poormanger.

Open Baladin Fest | Piazzale Valdo Sfusi, Torino | Il 30 e 31 agosto | www.baladin.it/it/news/open-fest-2014

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