Stanley Tucci: Searching for Italy. La serie tv
Debutterà il 14 febbraio la serie originale prodotta da Raw TV per CNN che vede Stanley Tucci nei panni del cicerone gastronomico alla scoperta di tradizioni e segreti delle cucine regionali d’Italia. Stanley Tucci: Searching for Italy è un’occasione importante per l’Italia e per la sua storia gastronomica. Una produzione ideata e girata in tempi non sospetti, in onda sulla CNN a un anno dall’inizio del calvario che ha costretto il mondo a fermarsi, gettando in crisi profonda l’industria del turismo italiano, che tanto dipende dal patrimonio enogastronomico della Penisola. Il progetto prende le mosse dalla passione per la cucina del celebre attore newyorkese, che vanta origini italiane e già in passato ha firmato libri di ricette ispirate alle sue radici familiari (i nonni di Tucci arrivarono negli Stati Uniti dalla Calabria).
La passione di Tucci per la cucina italiana
Al 2012 risale il primo ricettario dell’attore, Tucci Cookbook. Best seller bissato nel 2014 con Tucci Table, che condensa i ricordi di un’infanzia trascorsa intorno alla tavola di famiglia, rivendicando l’amore per la pasta e per il timballo di ziti con il ragù che ogni domenica si preparava nella casa dei nonni in New Jersey. Sono seguiti libri di cucina scritti a quattro mani, con la seconda moglie Felicity Blunt, e, durante il primo lockdown, la primavera scorsa, una web serie amatoriale, via Instagram, incentrata sulla preparazione di cocktail, con Tucci nell’inedito ruolo di bartender casalingo. Del resto, anche nella sua lunga e fortunata carriera cinematografica non sono mancate le occasioni per avere a che fare con la cucina: tra le interpretazioni più celebri, accanto a Meryl Streep, il ruolo del marito di Julia Child nel film Julie & Julia (presto la storia della scanzonata cuoca televisiva diventerà anche serie tv).
Un viaggio tra le cucine d’Italia
Searching for Italy, documentario in sei episodi, attinge allo stesso trasporto per il cibo come elemento di condivisione familiare e tra amici, calandolo nel contesto italiano, ricco di suggestioni storiche e spunti culturali: “Questo documentario è un omaggio alla mia terra di origine in cui racconto agli americani la ricchezza del patrimonio enogastronomico, storico e culturale italiano”. E infatti sullo schermo non finiscono i ricordi del tempo che fu, ma la quotidianità della cucina italiana oggi, come dimostrano un paio di brevi spezzoni già resi noti da CNN insieme al trailer che annuncia la serie. Così, a Firenze, Tucci scopre la storia delle buchette del vino medicee, in compagnia della storica del Rinascimento Elisabetta Digiugno; mentre a Napoli si cimenta in prima persona con la preparazione e la cottura in forno a legna di una pizza. Durante le riprese – sempre in compagnia di esperti della gastronomia locale, amici, cuochi e artigiani del gusto - l’attore italo-americano ha percorso l’Italia da Nord a Sud, toccando Milano per capire come si realizza un perfetto risotto giallo, gustando la carbonara a Roma, raggiungendo Bologna per carpire i segreti del ragù alla bolognese, poi dirigendosi a Napoli, capitale mondiale della pizza, e in Sicilia, in visibilio davanti a un piatto di pasta alla Norma.
“Ognuno di noi spera di poter presto tornare a viaggiare, la serie ha il merito di trasportare chi la guarda nell’Italia del presente e del passato, attraverso le sue straordinarie tradizioni gastronomiche”, spiega Tucci nell’introdurre il pubblico alla visione degli episodi “Sono entusiasta di poter essere guida di questo viaggio”. Ogni puntata è dedicata a una regione o a una città: Toscana, Sicilia, Milano, Roma, Bologna, Napoli e la Costiera Amalfitana. L’ennesimo contributo ben costruito a una cultura gastronomica, come quella italiana, che continua ad appassionare il mondo, come dimostrano pure due recenti uscite in libreria: The New Cucina Italia (a cura di Laura Lazzaroni, destinato al pubblico americano e inglese) e On va déguster l’Italie (a cura di François-Régis Gaudry), pubblicato in Francia alla fine del 2020 e già arrivato alla terza ristampa.