Buy Wine 2015, un'anteprima dell'anteprima. La borsa del vino toscano verso un milione di contrattazioni B2B

8 Feb 2015, 16:45 | a cura di
L’evento in scena a Firenze dal 13 al 14 febbraio accoglierà 290 società d’importazione da 30 Paesi del mondo, rigorosamente selezionate a fronte di una richiesta molto più cospicua. Tra le novità il pacchetto all inclusive dedicato alla formazione delle imprese partecipanti, con corsi sull’export, focus tematici e assistenza doganale in fiera.

Il milione di euro di contrattazioni B2B non appare distante. Per il Buy Wine 2015 (a Firenze dal 13 al 14 febbraio), più che un obiettivo è un traguardo a portata di mano, visto che, per l'evento che di fatto è considerato un'anteprima delle anteprime, nell'edizione 2014 il giro d'affari stimato è stato di circa 900 mila euro, con 5.200 incontri in due giorni.
"Quest'anno avremo 290 società d’importazione da 30 Paesi per 308 buyer" dice a Tre Bicchieri la vice direttrice di Toscana Promozione, Silvia Burzagli "cifre che sono frutto di una rigida selezione a fronte di un numero di richieste molto più alto". Il workshop, che prevede anche nove tour sui territori, dal punto di vista organizzativo costa 830 mila euro: 500 mila di Toscana Promozione (agenzia della Regione) e il restante coperto con le quote di partecipazione di buyer (da 190 a 500 euro), consorzi (1.600 euro) e aziende che per il 98% si sono dette soddisfatte del precedente workshop.
Tra le novità 2015, il pacchetto "all inclusive" (con corsi sull'export, focus tematici e assistenza doganale in fiera) che consente alle imprese di partecipare e fare formazione: "Per aumentare la competitività non è sufficiente invitare importatori da tutto il mondo, ma è fondamentale fornire gli strumenti necessari per affrontare i mercati", sottolinea Burzagli. Ci sarà, infine, un'area green: "L'abbiamo pensata visto il crescente numero di aziende bio, oltre 60, a Buy Wine; inoltre, siamo nell'anno di Expo e quest'area fa da ponte con l'evento milanese. Del resto, la Toscana, con 4.157 unità, è leader in Italia per numero di imprese iscritte all'Albo degli operatori biologici. E quest’area, in qualche modo, le vuole rappresentare".

a cura di Gianluca Atzeni

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