Rinasce il mercato di Santa Chiara a Cagliari. Valorizzazione e consumo per fare bene al turismo

12 Ago 2016, 09:00 | a cura di

Dal 1957 accoglie i cagliaritani nel cuore della città, ora ha l’ambizione in più di proporsi come mercato gastronomico per attirare i turisti in visita al capoluogo sardo. Dopo un restyling durato qualche mese la struttura è pronta a trasformarsi con area degustazione e consumo. 


Il mercato di Santa Chiara. La storia

All’inizio dell’anno - sulla data di apertura lavori si legge febbraio 2016 – la decisione di intraprendere una riqualificazione organica del mercato di Santa Chiara, a Cagliari, metteva fine alle polemiche che di quella struttura storica, nel cuore della città, segnalavano lo stato di degrado e la mala parata delle attività commerciali negli ultimi anni. In posizione dominante su Piazza Yenne, l’edificio fa parte di una rete di mercati civici che recentemente l’amministrazione del capoluogo sardo ha dimostrato di voler riabilitare, in ritardo rispetto agli esempi coevi di altre città, ma pur sempre meritevole di aver intuito quanto un mercato attraente, tradizionale e moderno al tempo stesso, sia in grado di influenzare l’indotto turistico ed economico. Fondato nel 1957 dove un tempo si trovava il convento delle Clarisse, il complesso si articolava su due piani – il secondo ricavato nell’ex chiostro, con le botteghe incorniciate dalle arcate di un tempo – ed è il più antico di Cagliari, in posizione privilegiata tra i quartieri storici di Stampace e Castello. Oggi molto ridimensionata negli spazi, la struttura occupa l’area dell’orto dell’ex monastero.  Ma le potenzialità perché possa trasformarsi in attrazione turistica mentre continua a servire gli abitanti del luogo ci sono  tutte.

Rinnovare per conservare. Progetti e polemiche

Tanto che già nel 2013, quando tanti operatori commerciali erano in fuga e la struttura versava in condizioni di deficit, in Comune si accennava la possibilità di dotare Santa Chiara di un’area degustazione, per promuovere i prodotti locali e ripopolare i banchi ancora in attività, soddisfacendo le richieste di quegli imprenditori cagliaritani disposti a scommettere sul progetto, sfruttando l’onda del turismo estivo e lo sbarco dei crocieristi in città. È seguito un lungo periodo di stallo. Per contro, però, il mercato ha continuato a preservare quell’atmosfera autentica garantita dalla qualità e dalla tipicità dei prodotti rintracciabili tra gli stand, dal pesce freschissimo (anche se il punto di riferimento cagliaritano in materia è il mercato di San Benedetto ) al Cannonau, dal pane carasau al formaggio di pecora. Poi, qualche mese fa, la decisione di rimboccarsi le maniche. E l’avvio del progetto di restyling che ha coinvolto pareti e pavimentazione, controsoffitti e impianti, pur garantendo alla struttura di non serrare i battenti.

La fine dei lavori. Mangiare al mercato

Ora che le infrastrutture ci sono (i lavori sono terminati da qualche giorno), la sfida più ambiziosa sarà quella di ripensare il profilo commerciale di Santa Chiara, che si appresta a diventare un mercato gastronomico a tutti gli effetti. Come? Cominciando dal bando di assegnazione per i box rimasti vuoti e predisponendo un presidio della degustazione, dove sarà possibile assaggiare i prodotti tipici del territorio e le merci vendute dagli operatori negli altri stand, momentaneamente rimasti in 9. Ma il progetto di rilancio di questo mercato in miniatura (il parallelo più calzante lo rintracciamo nel Mercato del Suffragio di Milano, riportato in auge da un convincente progetto di restyling, ma a Cagliari si è parlato anche di seguire il modello del Mercato del Carmine di Genova) passa anche per la creazione di un’area per la consumazione, allestita dove un tempo si trovava il piano rialzato. Con la speranza che Santa Chiara entri a far parte di quel circuito di eccellenza turistica che l’amministrazione cagliaritana è stata in grado di realizzare negli ultimi anni. Garantendo la valorizzazione della cultura enogastronomica sarda di qualità.  

Mercato di Santa Chiara | Cagliari | Piazza Yenne, scalette di Santa Chiara | tel. 070 663939

 

a cura di Livia Montagnoli

Foto di Marco Scotto

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