“Insalata e patatine” la nuova combo che impazza negli Usa: “nei nostri menù ha sostituito il primo e il secondo”

23 Ago 2023, 15:19 | a cura di
La nuova tendenza Usa è già realtà: la racconta il WSJ, ma da noi è già così. Insalata (di vario tipo, unita a proteine) e patatine fritte farebbero bene infatti sia alla dieta che alla felicità mettendo insieme attenzione alla salute e piacere dello sgarro. Oltre a costare meno di un pasto tradizionale e avere meno calorie

Insalata e patatine. Ecco la tendenza del futuro. Almeno stando al Wall Street Journal che riporta il racconto di una ristoratrice newyorkese stupita del fatto che se fino a poco tempo fa era l’hamburger (o la bistecca, nelle sue varie declinazioni) il compagno perfetto delle patatine – ricordate la frase del cuore di Kit Karson, il pard di Tex Willer, alla fine di ogni avventura in relax davanti al tavolo di un saloon? “Una bistecca e una montagna di patatine fritte” – ora fanno la loro comparsa ordinazioni molto diverse.

Insalata di vedure e formaggio. Foto di Jasmin Schreiber/Unsplash

Insalata di vedure e formaggio. Foto di Jasmin Schreiber/Unsplash. In apertura la immagine di copertina dell'articolo del WSJ online

“La tendenza più forte in 11 anni”

La direttrice del cabaret club 54 Below, Mandisa Boxill, lo racconta senza giri di parole: “Molti clienti ordinano insalata e una porzione di patatine fritte, come pasto completo”. E spiega che ha dovuto riorganizzare i suoi collaboratori di cucina per far fronte all’aumento delle richieste di insalate: “Questa tendenza – spiega Mandisa – è la più forte e decisa che abbia mai visto in 11 anni di lavoro”. E pensare che fino a poco tempo fa i piatti che andavano di più erano cose tipo: bistecca glassata al chili con patate fritte, la pasta con le costolette, i cavatelli al pomodoro con spinaci e zucchine. Insomma, la nuova tendenza cambia e di molto le cose in cucina! Ma, ci siamo chiesti, visto che siamo in un mondo globale e che le mode e le notizie girano il mondo in tempo reale, questa tendenza può avere un senso anche da noi? La risposta, a guardare i menu dei fast food nostrani, è decisamente positiva. Basta prendere una piccola catena italianissima come Porca Vacca, per esempio, dove da tempo hanno tolto la bistecca in menu per far spazio a una bella quantità di insalate di vario tipo e unite a diverse proteine, dal pollo al pesce. Si va dalla classica Caesar Salad, passando per le diverse varianti a base di condimenti e vari “agenti croccanti”, fino alle insalate di pesce con tonno o salmone. In altri luoghi si trovano le insalate alla greca, con la feta, o le varianti con mozzarelline e olive oil  “tristissimo” mais. Il tutto "componibile" inmenu con le patatine.

Quando l’insalata diventa piatto unico

Se da noi, l’insalata nasce come semplice insalata verde (al massimo “mista” con qualche pomodoro e un’ombra di carote, rucola e finocchio), nel mondo l’insalata è più un approccio al piatto, un modo di trattare e presentare il cibo in un piatto unico a base di verdure e proteine, da integrare con un po’ di carboidrati. Così, sul fronte insalata, da noi c’è stato da tempo un deciso avvicinamento alle tendenze internazionali anche restando fedeli alla cucina mediterranea. Tutto questo “movimento”, si unisce poi ad altre tendenze e modalità legate a diversi fattori: la crisi economica, le abitudini dei più giovani, i prezzi in salita a fronte di un sempre maggiore ricorso al “mangiarfuori”. Tutte dinamiche che si riscontrano da noi così come dall’altra parte dell’Atlantico. Se da noi in Italia il corso classico del pasto (primo, secondo, contorno e dessert) è da tempo stato messo in discussione, ora comincia a essere messo in discussione anche negli States dove forse aveva più senso di essere e di resistere anche a causa di una diversa organizzazione della ristorazione. Nel senso: se per un americano il McDonald’s si chiama ristorante, da noi ristorante è un’altra cosa. Così come altro è la trattoria. E anche gli standard sono differenti. In Italia, dicevamo, la successione dei piatti è da molto tempo saltata ed è sempre più facile vedere menu e carte di ristoranti e bistrot dove si intrecciano primi, secondi contorni e antipasti. Ed è sempre più comune andare a mangiar fuori e ordinare un contorno per antipasto e poi un secondo. O un primo e un contorno, ma anche un antipasto e un contorno o uno dei due con un dessert finale. Perché si risparmia un po’ e soprattutto perché si mangia meno e magari un po’ meglio.

Patate fritte

Patate fritte. Foto di Logan Weaver/Unsplash

Aumentano gli ordini di contorni più economici

Riporta il WSJ che la società di consulenza Technomic ha rilevato nell’ultimo anno un aumento dei clienti che nella ristorazione ordinano contorni e che il 15% dei commensali ordina contorni per antipasto. “Saltare antipasti più grandi può anche far risparmiare denaro in un momento in cui i prezzi dei ristoranti sono aumentati”, spiegano da Technomic. E, secondo la società di ricerche di mercato Datassential, il prezzo medio di un antipasto di manzo nei ristoranti (non nei fast food) è di 22,95 dollari; un contorno vegetariano non fritto costa invece circa 4 dollari e mezzo mentre altri antipasti, come gli slider (piccoli piattini a base di panini con mini-hamburger o altro), costano 10 dollari.

La Gen Z: mangiare sano, ma anche farsi una sorpresa

Ma non basta. C’è un elemento psicologico forte nel sovvertimento delle regole del cibo in America, ma non solo lì. “Siamo cresciuti in una società in cui era fondamentale ‘mangiare cibo sano’ secondo i dettami dei nostri genitori ", afferma Lindsey Kelso, 26 anni, esperta di comunicazioni digitali a Savoy, Illinois. “Integrando l'insalata con patatine fritte – spiega – è come dire: Sto attenta ai cibi sani, con  l’insalata, ma mi sto anche godendo una piccola sorpresa unendola alle patatine fritte".  E lo spiega ancora meglio Diana Kelter, direttrice associata delle tendenze dei consumatori presso la società di ricerche di mercato Mintel: “La mania delle insalate e delle patatine fritte parla di una connessione emergente tra indulgenza e salute mentale. Sebbene l’indulgenza sia generalmente considerata dannosa per la salute fisica, la Gen Z la considera utile per la salute mentale. Secondo un rapporto Mintel di maggio, sempre più adulti della generazione Z, di età compresa tra 18 e 26 anni, considerano la cura della propria salute mentale una delle tre principali priorità sanitarie”.

Una Caesar salad, un piatto di penne e le immancabili patatine fritte

Una Caesar salad, un piatto di pasta e le immancabili patatine fritte. Foto di Lara.m/Unsplash

Occhio alle calorie

Ma c’è di più: l’abbinamento che unisce insalata e patatine aiuta pure a contenere l’apporto calorico. Lo spiega sempre al WSJ una dirigente nel mondo della finanza che mangia sempre fuori casa: “Mi sono ritrovata in difficoltà di fronte a un pasto completo al ristorante. Durante un recente viaggio, alla Cheesecake Factory sono riuscita a mangiare solo mezzo cheeseburger: a quel punto ho smangiucchiato un po’ di cavoletti di Bruxelles e patatine fritte e ho portato a casa il mezzo panino che alla sera è diventato un nuovo pasto”, confida India Davis, 32 anni di Nashville, Tennessee.

La riprova a casa nostra

Sempre dagli States, sembra che abbinare le verdure con bastoncini di amido unti non sia del tutto nuovo: c’è infatti la “famosa” insalata di Pittsburgh che ha sopra le patatine fritte sopra. Ora, rivela il WSJ, a spopolare sarebbe la Caesar con un contorno di patatine fritte, magari abbinata a una Diet Coke o un bicchiere di vino. Lo scorso gennaio Haley Schuster, una 23enne di Austin (Texas) ha pubblicato un video su TikTok intitolato "L'impulso femminile di ordinare un'insalata Caesar con un contorno di patatine fritte", sulle note di "This Will Be (An Everspiring Love)”: ha raggiunto otto milioni di visualizzazioni. E in Italia? Beh, ecco l’esperienza di Sergio, un amico con cui abbiamo mangiato una cosa insieme a pranzo. “Una Caesar – ordina – e una birra piccola… – ci pensa un attimo e chiude – Sì, ci metta anche una porzione di patine e anelli di cipolla fritti… così mi illudo di stare a dieta ma mi faccio un regalo!”. Appunto.

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