Ci sono modelli ciclici e periodi storici anche nel mercato vitivinicolo e nel posizionamento dei suoi prodotti. Andate e ritorni, spesso decretati da una crescente domanda, o da un'offerta riveduta e corretta. ร quello che รจ successo col Prosecco qualche anno fa: non frutto del caso ovviamente. Ed รจ quello che sta avvenendo lentamente โ ma non troppo โ con il suo degno erede: il Pinot Grigio, ormai un vero globe-trotter. Se nome e fisionomia sono differenti, il baricentro del fenomeno non si รจ spostato di molto.
I NUMERI DEL PINOT GRIGIO
Siamo nel Nordest Italia: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. E gli obiettivi, come al solito, sono ambiziosissimi. Il Pinot Grigio diventerร il nuovo Prosecco? Di questo ne riparleremo tra qualche mese, intanto andiamo ai progetti non troppo futuri per il nuovo coniglio venuto fuori dal cilindro Triveneto. L'idea รจ quella di creare una Doc unica Pinot Grigio che riunisca le tre regioni, la cui produzione rappresenta l'85% del totale nazionale.Nel 2013, la produzione delle tre regioni รจ stata di circa un milione e mezzo di quintali d'uva (destinati ad aumentare di circa 800 mila quintali) per un totale di 200-250 milioni di bottiglie. Si tenga presente che il totale di ettari nazionali a pinot grigio รจ di circa 22 mila. Erano appena 3 mila negli anni '90 e poco piรน di 10 mila nel 2000. Il Veneto ha la fetta maggiore con circa 10 mila ettari, seguita da Friuli, quasi 6 mila, e Trentino, poco sotto i 3 mila ettari.
IL CONSORZIO VINI VENEZIA
โPosso annunciareโ dice a Tre Bicchieri il presidente del Consorzio Vini Venezia Giorgio Piazza โche entro la vendemmia 2015 avremo uno strumento idoneo a tutelare e a regolamentare la produzione di Pinot Grigio. Pochi giorni fa l'incontro, promosso dalla Regione Veneto e accolta da Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, per gettare le basi della proposta. Le possibilitร sono due: o una Doc a sรฉ stante o inserire la denominazione all'interno di una Doc, come potrebbe essere la Doc Venezia che giร raccoglie piรน province e regioni. L'obiettivoโ continua Piazzaโรจ poter gestire il potenziale sul mercato, bloccando la produzione per non far scendere troppo il prezzo. Da considerare che dopo il blocco agli impianti del Prosecco, tutti i produttori si sono lanciati sul Pinot Grigio e adesso ci si ritrova con un eccesso di produzione. Da ultimo l'embargo russo sui prodotti agroalimentari ha fatto sรฌ che frutteti, meleti e quant'altro fossero trasformati in vigneti a Pinot Grigio. Si capisce quindi l'urgenza di intervenire, come allora era avvenuto col Proseccoโ. E torna, quindi, il nome Prosecco. Senza dimenticare che proprio Piazza nel 2009 fu uno dei fautori della nascita della denominazione legata a doppio filo al suo territorio. Operazione possibile solo grazie all'estensione dei confini della Doc al paesino di Prosecco (nel Carso) che ne blindรฒ la produzione. โUn'operazione i cui risultati positivi sono sotto gli occhi di tuttiโ continua โma col Pinot Grigio le cose sono piรน complicate perchรฉ si tratterebbe di una doc legata al nome del vitigno e non di una doc territoriale. Non si puรฒ, quindi, vincolarla, come fu per il Prosecco. Qua la soluzione รจ presentarsi insieme sul mercatoโ. Tutti insieme, quindi, compresi i vicini trentini con cui il consorzio veneto aveva avuto qualche piccolo screzio nei mesi passati in seguito alla costituzione della Doc Venezia (altra operazione di marketing ben riuscita dei soliti abili โcommercianti venetiโ), accusata di creare confusione rispetto alle Igt delle Venezie. Accusa messa a tacere dall'ultima sentenza del Consiglio di Stato. โSi tratta sempre di lavorare in buona fedeโ conclude Piazza โci siamo confrontati, anche in tribunale, e adesso non c'รจ piรน nessuna questione in sospeso. Anzi credo che abbiano capito il ruolo della Doc Venezia e quello che potrebbe giocare nella vicenda Pinot Grigioโ.
CONSORZIO VINI DEL TRENTINO
Osservazione quella di Piazza, che abbiamo verificato con i diretti interessati, che al momento sono sembrati possibilisti, ma non per questo meno perplessi: โSicuramente sfruttare la Doc Venezia puรฒ essere una strada da seguireโ commenta Fabio Piccoli del Consorzio Vini del Trentino โnon c'รจ dubbio sul maggiore appeal che ha oggi a livello internazionale. Ma le domande da porci sono due: il mercato รจ disponibile ad accettare e ripensare a una collocazione territoriale del Pinot Grigio? E poi, รจ possibile garantire un'identitร propria di ogni singolo territorio, affidandosi ad una denominazione interregionale? Parlo soprattutto di Friuli e Trentino dove i costi di produzione, ma anche le caratteristiche organolettiche sono legati ad altitudini e suoli differenti dal Pinot veneto. Si potrebbe pensare ad una doc interregionale per elevare la base di collocazione della denominazione. Un po' seguendo il modello francese con basi di denominazione e poi i singoli cruโ. In questo modo potrebbero essere le singole aziende a decidere come collocarsi e quale dicitura usare in etichetta, attenendosi comunque ad un disciplinare unico. Ma Piccoli avverte: โNon siamo comunque favorevoli all'omologazione, alla trasformazione del Pinot Grigio in una semplice commodity, o alla monocoltura. Cosa che il mercato puรฒ apprezzare all'inizio, per poi andare alla ricerca di novitร . Insomma no al condono stile-Prosecco: presentarsi insieme di sicuro in quel caso ha premiato, ma dopo aver insistito sul nome-prodotto, non si puรฒ pretendere che adesso il consumatore capisca la differenza tra Prosecco Doc e Valdobbiadene Prosecco Superioreโ. Sull'operazione Pinot Grigio, avanti quindi, ma con moderazione. Tenendo presente che, alla fine dei conti, ad avere un ruolo decisivo sulle trattative in corso saranno soprattutto i grandi gruppi, a cui toccherร rispondere alla semplice domanda: salire o non salire su questo grande treno promozionale che, perรฒ, non fa troppe fermate intermedie?
IL CONSORZIO DELLE DOC FRIULI VENEZIA GIULIA
Meno dubbi per il presidente del Consorzio delle Doc Friuli Venezia Giulia Pietro Biscontin: โStiamo procedendo a passi veloci per arrivare al piรน presto a tutelare il prodotto. Al momento esistono un'infinita di Igt e Doc Pinot Grigio tutti differenti tra di loro. L'idea di base รจ eliminare le Igt, dove le maglie legislative sono piรน larghe, e aggiungere - senza eliminare - una Doc interregionale, a quelle giร esistenti. Stiamo ancora discutendo sul suo nome. Ovviamente per gestirla sarร necessario un nuovo organo-consorzio delle tre regioniโ. Nessuna rivalitร , dunque:โSe vogliamo avere la meglio sul mercato,โ concludeโdobbiamo essere uniti. Ora si tratta solo di definire le piccole coseโ.
IL PARERE DI SANTA MARGHERITA
In attesa che si arrivi ad una regolamentazione ufficiale, ripercorriamo la storia del Pinot Grigio, partendo da chi, ante litteram, lo โinventรฒโ, vinificandolo per la prima volta in bianco: l'azienda veneta Santa Margherita. โEra il 1961โ ricorda Ettore Nicoletto amministratore delegato del gruppo โe la nuova sfida era trovare un vino bianco fresco, fruttato, capace di abbinarsi a una cucina che stava diventando piรน leggera e moderna. Gaetano Marzotto intuรฌ le potenzialitร del Pinot Grigio, cosรฌ chiese al suo staff di enologi di trovare una soluzione: vinificazione in bianco e una ancora piรน attenta selezione delle uveโ. Poi vennero i successi all'estero, negli Usa in primis, dove sbarcรฒ nel 1979 cambiando i gusti e le abitudini del pubblico americano, a perfect storm(tempesta perfetta), per dirla con Nicoletto.E andiamo al cuore della questione: cosa ne pensa il precursore del Pinot Grigio โ cosรฌ come oggi lo conosciamo โ della creazione di una Doc interregionale? โCome Santa Margherita reputiamo importante che il sistema produttivo voglia lavorare ancora di piรน sulla qualitร e sulla valorizzazione del territorio. Lo spirito รจ costruttivo: si vuole continuare a crescere elevando a denominazione la fascia di produzione attualmente Igt. Le attuali Doc presenti โ Alto Adige, Valdadige, Trentino e Collio โ manterranno intatta la loro funzione e la loro caratterizzazione al vertice della piramide qualitativa. Ed รจ un gran bel segnale che tutta la filiera spinga in questa direzioneโ. Questione numero due: sarร il Pinot Grigio il nuovo Prosecco? Anche su questo Nicoletto ha le idee chiare: โQuesti due grandi vini nascono dal savoir-faire delle Venezie, fatto di grandissima dedizione e di coraggio. Il lavoro paga, e questo รจ valso per entrambi i prodotti. Non รจ un caso, insomma. Ma la regolamentazione del Prosecco รจ arrivata per tempo ed esiste una โblindaturaโ legata a territorio e vitigno. Ora il Pinot grigio del Triveneto punta ad aggiungere un ulteriore tassello qualitativo al suo complessivo disegnoโ.
a cura di Loredana Sottile
foto:รรรย wikipedia/Mark Smith
Questo articolo รจ uscito sul nostro settimanaleรรรย Tre Bicchieri del 5 febbraio
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