hanno saputo interpretare con grande tempismo questa tendenza, lanciando in questi anni sul mercato nuove etichette e nuove versioni, tanto da pensare che si stia assistendo non ad una semplice scelta di marketing realizzata sull'onda di una moda, ma ad una nuova fase produttiva nei confronti di questa tipologia.
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Sui vini rosati si misurano molti produttori, sia importanti che meno conosciuti al grande pubblico, utilizzando tecniche produttive diverse, dal salasso - prima, durante o al termine della fase tumultuosa della fermentazione - alla sosta più o meno prolungata del mosto sulle bucce prima della fermentazione, e differenti vitigni, dagli autoctoni o nati da selezioni originali ai cosiddetti internazionali. Va sottolineato anche il tentativo da parte di alcuni produttori di realizzare vini rosati importanti per struttura e complessità grazie all'utilizzo della barrique.
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Insomma, l'idea che i vini rosati siano solo āvini da seteā senza grande personalitĆ si rivela ormai un pregiudizio datato. Solo in pochissimi casi, previsti dal disciplinare, accade di incontrare rosati nati dallāunione di uve bianche e rosse, fatta eccezione ovviamente per gli spumanti dove accanto al pinot nero troviamo lo chardonnay. E sono proprio gli spumanti rosĆ©, che si propongono davvero come una delle più belle realtĆ dellāenologia italiana, la punta di diamante in grado di sdoganare l'intera tipologia dei rosati (i Franciacorta RosĆ© e i CruasĆ© dellā Oltrepò Pavese ne sono la più chiara e attuale testimonianza, uniche docg di questa categoria).
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In Italia contiamo diverse zone classiche di produzione, quelle più famose e riconosciute, distribuite lungo tutta la nostra penisola: il Trentino e lāAlto Adige, il Garda sia con la sponda āclassicaā bresciana che con quella veronese, lāAbruzzo, la Puglia con la Murgia ed il Salento.
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SarĆ proprio la regione Puglia a patrocinare il primo āConcorso Enologico Nazionale dei Vini Rosati dāItaliaā con il fine di valorizzare le migliori produzioni e favorirne la diffusione. La fase di selezione si svolgerĆ il 20 e 21 aprile presso lāHotel Romanazzi Carducci di Bari, dove le commissioni di degustazione saranno chiamate ad esprimere un verdetto a seguito di assaggi rigorosamente a bottiglie coperte, per garantire la totale imparzialitĆ del giudizio.
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Verranno premiati i vini con punteggio più alto divisi in categorie: vini fermi dop e igp, vini frizzanti dop e igp, oltre agli spumanti rosĆ© prodotti ed imbottigliati in Italia. La cerimonia di premiazione si terrĆ il 5 maggio nel corso di un convegno internazionale sui vini rosati ad Otranto, in provincia di Lecce, a cui ĆØ prevista la partecipazione del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania oltre al presidente della regione Puglia Nichi Vendola. Un appuntamento di grande importanza che farĆ da cassa di risonanza a trend di consumo e dati sullāexport in continua crescita: si annuncia un futuro āroseoā per i rosati italiani.
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Piergiorgio Votano
26/01/2012