Storie di riscatto. Nasce vicino Caserta un pastificio artigianale in un immobile confiscato alla camorra

15 Gen 2024, 13:54 | a cura di
L'obiettivo è quello di dare la possibilità ai più giovani e alle persone in difficoltà di imparare un mestiere. Oltre a produrre pasta, si farà anche tanta formazione, nel segno della legalità

Confiscato alla criminalità organizzata e consegnato al comune di Teverola, in provincia di Caserta, l’immobile di via Dietro Corte è stato affidato a Logos, un’associazione che si occupa di formare e riqualificare persone e inserirle nel mondo del lavoro. E che trasformerà questo bene sequestrato alla camorra in un bel pastificio artigianale, dove potranno formarsi nuovi artigiani.

Il pastificio nato da un immobile sequestrato

Il progetto si chiama I.t.a.l.y. Impresa Young per la tradizione agroalimentare e la legalità, ed è stato finanziato con i fondi del Programma Regionale Campania Fesr 2014/2020, per la riconversione dei beni confiscati in struttura di innovazione e inclusione sociale. Supporto ai giovani, soprattutto, che al pastificio riceveranno corsi di formazione sull’agricoltura e la sostenibilità ambientale, oltre a imparare un mestiere.

Non si sa ancora molto sull’attività in sé, ma quel che è certo è che alla base dei prodotti ci saranno farine di grani antichi locali, grazie al contributo di Terra Felix, cooperativa sociale impegnata nella valorizzazione del territorio, che coltiva grani antichi autoctoni in biologico. Nata come spin-off di Legambiente nel 2012, la cooperativa ha all’attivo diversi progetti, tutti incentrati sul riscatto dei territori in difesa della legalità. A supportare il nuovo pastificio, anche Slow Food, Nco (Nuova cooperazione organizzata), e il comitato Don Peppe Diana.

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