Sarotto, tradizione e tecnologia per i vini del Piemonte

25 Gen 2024, 10:01 | a cura di

Roberto Sarotto: storia della cantina

La storia della cantina Roberto Sarotto comincia nell’800 quando il capostipite della famiglia inizia a coltivare le preziose terre che corrono lungo i crinali delle colline delle Langhe e a dedicarsi all’attività vitivinicola. Passano gli anni, si succedono due guerre mondiali, la Storia corre… fa il suo passaggio anche la fillossera, parassita nemico giurato della vite.  È nel 1984 che il giovane Roberto Sarotto, diplomatosi alla scuola enologica di Alba, decide insieme ai suoi genitori di dare nuovo corso e impulso moderno alla produzione del vino. Una scelta che rivoluzionerà completamente l’azienda di famiglia.

Sotto la direzione di Roberto la cantina cresce esponenzialmente e diventa, nel giro di pochi anni, una delle realtà più affermate e riconosciute sulla scena vitivinicola piemontese. Oggi la proprietà conta circa 95 ettari di vigneti ripartiti tra le aree più pregiate del Sud Piemonte, tra cui Barolo, Barbaresco, Gavi e la zona del Moscato d’Asti.

Roberto Sarotto: un gioiello di tecnologia

Dotata di 333 vasche in acciaio inox, 73 botti di rovere e 2.263 barrique dislocate tra gli stabilimenti di Neviglie e San Cristoforo (Gavi), la cantina Sarotto è un gioiello di tecnologia. Qui campagna e cantina si coordinano e collaborano nella scelta del momento ideale di raccolta e nell'appassimento a freddo delle uve: una tecnica che nell’areale delle Langhe è usata in esclusiva dai Sarotto. I due stabilimenti della cantina permettono inoltre il controllo remoto delle temperature, un plus che ottimizza il lavoro e garantisce maggiore efficienza nella vinificazione; ma la vera ricchezza dell’azienda è rappresentata dal personale: un’affiatata e appassionata squadra composta da giovani diplomati o laureati in materie che attengono alla sfera dell’enologia.

Lo staff è poi supportato da macchinari ad alta efficienza, come la linea di imbottigliamento automatica che ha una capacità produttiva di 4.000 bottiglie l’ora, riempite in atmosfera inerte che preserva l'integrità dei vini ed evita l’eccesso di antiossidanti. Il laboratorio interno, infine, esegue tutte le analisi sul vino, di cui traccia le diverse fasi evolutive dalla raccolta all'imbottigliamento.

La Botte più grande del mondo nel cuore delle Langhe

Nel museo del vino di Cantina Sarotto si trova anche la botte più grande del mondo, certificata dal Guinness World Records: un colosso da 478 ettolitri di capacità – alta 5,3 metri e larga 3,7 metri – opera della G&P Garbellotto. Grazie a questa botte la famiglia Sarotto contribuisce alla ricerca sui tumori: una parte del ricavato ottenuto dalla vendita delle bottiglie provenienti dalla botte dei record, infatti, viene donato al Centro Oncologico di Candiolo.

Roberto Sarotto – Neviglie (CN) – via Ronconuovo, 13 – 0173 630228 – robertosarotto.com – FB e Inst: @robertosarottowinery

 

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram