Vini Rari dall’Etna: due bianchi di livello mondiale

18 Feb 2024, 11:48 | a cura di
Due bottiglie da mettere in cantina con la certezza di un invecchiamento da mille e una notte

L’Etna vanta un preziosissimo patrimonio di vini rari. Etichette che danno vita a singole parcelle, contrade anche piccolissime, tra vecchi alberelli che viene voglia d’abbracciare e spruzzate di cenere. In questa puntata della nostra guida dedicata alle tirature squisitamente artigianali, vi segnaliamo due bianchi etnei semplicemente incantevoli, li annoveriamo non solo tra i migliori bianchi dell’isola, ma tra i più eleganti e complessi su scala nazionale.

Nel primo caso siamo fuori dalla zona della Doc Etna, siamo dalle parti di Bronte, celebre nel mondo più per i pistacchi che per i frutti della vite. Qui, Mirella Buscemi produce un vino bianco di una finezza aromatica sorprendente, dai tratti balsamici sussurrati e lunghissima persistenza sapida: il suo carattere cristallino ci ha incantato.

Abbiamo deciso di proporlo accanto a un Etna Bianco Superiore, quando si parla di Superiore ricordiamo che abbiamo a che fare con Milo, sul versante est del vulcano, la zona storicamente più vocata per il Carricante. Il vino arriva da una contrada che nel tempo si è messa in mostra per la produzione di bianchi capaci d’invecchiamenti monumentali: Contrada Caselle.

L’Etna Bianco Superiore Palmento di Caselle 2020 de I Vigneri ci ha emozionato all’assaggio. La famiglia Foti, Simone e Andrea hanno ereditato la passione del padre Salvo, ha deciso di valorizzare una manciata di piante pre-fillossera che danno vita a un’espressione particolarmente stratificata e intensa, con un saggio uso del legno a modellare un succo d’incredibile energia e profondità.

Nel complesso, la sensazione è che i bianchi prodotti nel comprensorio di Milo siano di gran lunga più propensi all’invecchiamento dei più celebrati rossi. Tra l’altro, gli ultimi dati forniti dal Consorzio confermano che nel 2023 si è ridotto il gap numerico tra Etna Rosso ed Etna Bianco, che oggi rappresenta il 42%. In un paio d’anni, vista anche la richiesta del mercato, si arriverà a un sostanziale pareggio tra le due tipologie. Nel frattempo, v’invitiamo a ricercare queste due gemme capaci che brillano di luce propria nel bicchiere.

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Cent.

Sicilia Bianco Il Bianco 2022

Sicilia
bianco
Le vigne di Mirella Buscemi sono in contrada Tartaraci a Bronte a 980 metri di quota, oltre i limiti della Doc. Semplicemente straordinario il suo Bianco‘22 carricante e greganico, dai finissimi aromi di finocchietto, ginestra, melone bianco e cedro. Preciso e leggiadro al palato, sapido e ben giocato sulla maturità del frutto e la pienezza del sorso, ha una classe fuori dal comune.
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97
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Etna Bianco Sup. Caselle Vigna di Milo 2021

I Vigneri
Sicilia
bianco
LA PERSONA | La lezione di Salvo Foti è stata fondamentale per la riscoperta della viticoltura etnea. L'elogiodell'alberello, delle vigne vecchie, di un certo modo di trattare e lavorare la vigna nel rispetto delletradizioni e di uno sviluppo pienamente sostenibile: oggi quei concetti sono di dominio pubblico sulvulcano. E sono diventati i primi fattori della narrazione di questo spicchio di Sicilia. Con I Vigneri ha voluto riprendere quella che 500 anni fa era la Maestranza dei Vigneri, un'associazione diviticoltori specializzati già operante sull'Etna. L'azienda oggi è guidata brillantemente dai figliSimone ed Andrea, giovani ma con le idee chiarissime. LA VIGNA | Chi ama l'Etna Bianco conosce bene la contrada Caselle nel comune di Milo, sul verante estdell'Etna. Siamo a 750 metri...
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