dalle nobiltร del Chianti Classico, poco lontano in linea d'aria dai racconti di Montalcino. Qui c'รจ una Toscana piรน calda, dove anche i vini denotano una maggiore rusticitร .
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La famiglia Salustri va avanti da tre generazioni a Poggi del Sasso: 150 ettari di cui 20 vitati, con uno degli agriturismi piรน belli della zona. Qui si รจ sempre prodotto olio, si allevano cinte senesi e il seminativo per il loro nutrimento, in una dimensione di autosufficienza che ricorda molto ย le vecchie fattorie toscane. Il vino si fa da una quindicina di anni e Leonardo custodisce gelosamente anche la piรน vecchia cantinetta di bottiglie di Montecucco della zona, con etichette datate dal 1996. I vini che lo hanno reso famoso nel panorama enologico si chiamano Grotte Rosse e Santa Marta. Bottiglie che ora faranno spazio a un altro sangiovese in purezza.
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Il nuovo nato in casa Salustri si chiama Terre d'Alviero. Appena un ettaro di vigna con piante degli anni '50, "corteggiato" da tempo da Leonardo. Il vecchio proprietario aveva fatto una promessa: una volta arrivato alla pensione avrebbe venduto a Marco Salustri - il figlio di Leonardo - ย il prezioso fazzoletto di terra. E cosรฌ รจ stato. Per ricambiare l'impegno, padre e figlio hanno dato al vino il nome del precedente possidente, Alviero appunto. ย Che fossero uve speciali, lo si sapeva da tempo. A Poggi di Sasso in tanti sapevano che quell'appezzamento aveva una marcia in piรน ed รจ bastato sentire la prima vasca prodotta per capire che poteva venir fuori un grande assolo. E' allevato a guyot semplice, su un terreno di arenaria con una leggera pendenza verso sud.
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La prima prova รจ del 2007. Sarร presentato ufficialmente al prossimo Vinitaly. Tremila bottiglie, giร quasi tutte prenotate. Il prezzo รจ intorno ai 30 euro in cantina. Non basso, ma il vino li vale tutti.
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Terre d'Alviero 2007: limpido e cangiante nel colore. Il naso รจ ematico e dalle precise note di terra e sottobosco. Poco fruttato, vira piรน su sensazioni di humus e di minerale. In bocca รจ fitto e con una trama tannica presente ma non ruvida. Il legno si sente ma aggiunge e non toglie fascino al vino, donando una nota fumรจ che ben si sposa a note speziate di ginepro e pepe rosa. Scivola in bocca senza interruzioni e colpisce ย per freschezza e persistenza sul finale. Chiude su note quasi "vulcaniche": la mineralitร di questo vino รจ impressionante.
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Francesca Ciancio
24/02/2012