I migliori Ciliegiolo dell'Umbria in 5 etichette al di sotto di 20 euro

27 Feb 2024, 19:57 | a cura di
Tra i vitigni a bacca nera coltivati in Umbria, oltre al sagrantino e al sangiovese, c'è anche il ciliegiolo, che attualmente viene vinificato in purezza. Ecco le etichette dal migliore rapporto qualità-prezzo

Sagrantino e sangiovese sono i due principali vitigni a bacca nera coltivati in Umbria, una piccola regione in quanto a estensione territoriale, ma grande se ci mettiamo a contare l'elevata qualità media degli attori in campo sul palcoscenico del vino. A queste due uve però, ormai da qualche tempo, si è aggiunto anche il ciliegiolo, un vitigno precedentemente utilizzato perlopiù nei blend, e che attualmente invece viene vinificato in purezza.

In Umbria viene coltivato soprattutto nelle dolci colline intorno a Narni e Amelia, nel sud della regione, ai confini con il Lazio. Le sue origini sembrerebbero antichissime; qualcuno pensa addirittura sia l'uva utilizzata dagli Etruschi, che abitavano proprio queste zone, per la loro produzione vinicola. Altri invece ritengono che l'uva, il cui nome ovviamente fa riferimento all'analogia olfattiva con la ciliegia, provenga dalla Spagna e sia stata introdotta nel centro-Italia intorno alla seconda metà dell'800 dai pellegrini di ritorno da Santiago de Compostela. A far propendere per una origine del tutto italica però sono gli ultimi studi genetici condotti sulla varietà: infatti sembrerebbe che il ciliegiolo abbia uno strettissimo rapporto di parentela con il sangiovese.

Alla fine degli anni '70, alcuni viticoltori hanno iniziato a vinificare il ciliegiolo in purezza, decidendo di valorizzare le potenzialità dell'uva. Col senno di poi, la scelta è stata più che corretta: i gusti contemporanei che prediligono vitalità fruttata e leggerezza si incrociano perfettamente con le caratteristiche del vitigno, che nelle versioni più ambiziose è capace anche di sostenere qualche anno sulle spalle.

I Ciliegiolo dal migliore rapporto qualità-prezzo

Ecco una selezione di etichette per esplorare il mondo del ciliegiolo umbro: sono quelle recensite sulla guida Berebene 2024 di Gambero Rosso, reperibili in enoteca o sugli shop on-line a meno di 20 euro.

Il Ciliegiolo Carmìno 2021 di Zanchi è fitto e complesso, dai sentori di ciliegia, liquirizia e sottobosco. Un rosso che veicola un territorio attraverso un sorso centrato e fresco, dal lungo finale. L'azienda vinicola Zanchi sorge sulle colline di Amelia, in provincia di Terni.  Tra i vitigni, le specie autoctone del luogo sono coltivate e valorizzate attraverso una costante ricerca di qualità.

Il Brecciaro 2021 di Leonardo Bussoletti  ha carattere e piacevolezza, che abbina profumi di piccoli frutti rossi a una bocca fitta, strutturata da una trama tannica evidente. Un vino da bere subito o aspettare qualche anno per godere appieno di una sua evoluzione. Un esempio di tecnica e sentimento che si incontrano e uniscono, convivendo alla grande. Leonardo Bussoletti fa valere il proprio nome, da sempre dedito a valorizzare la tradizione vinicola umbra. La cantina è nuova (dispone anche di spazi ristorazione e ricettività) ma soprattutto funzionale e moderna e merita la visita anche per la sua bellezza. Leonardo si è proposto di esaltare i pregi del territorio di Narni, coltivando varietà tipiche come il ciliegiolo, ottenendo vini che hanno sapore e carattere da vendere.

Il Ciliegiolo di Sandonna profuma di ciliegia, frutti rossi e un delicato sottofondo floreale. La bocca è energica, materica e tornano le sensazioni percepite al naso. Un vino di grande vitalità e carattere che arriva alle finali. Nella conduzione dei vitigni sono bandite le pratiche enologiche invasive e si adottano metodologie quali fermentazioni spontanee e una assenza di filtrazioni prima dell'imbottigliamento.

Il Ciliegiolo 2021 Marchesi Ruffo della Scaletta, premiato per il migliore rapporto qualità prezzo regionale dal Gambero Rosso, è elegante, al naso offre sentori di frutta e un sottofondo ferroso. La bocca è vitale e polposa, dal finale lungo e saporito. I  vigneti dell'azienda si trovano nella parte meridionale dell'Umbria. Sulle colline tra Calvi e Otricoli, si coltivano varietà tradizionali del luogo. Tra queste domina il ciliegiolo, vitigno principe della zona che fa da base a molte etichette della gamma.

Il Ciliegiolo di Narni della Cantina Giovannini nella versione dell'annata 2019 regala un vino che profuma di ciliegie e more dal sorso succoso e strutturato da un tannino ben amalgamato. La cantina è una new entry che fa capolino nelle edizioni 2024 delle guide Vini d'Italia e Berebene. Realtà aziendale della famiglia Giovannini che sorge a pochi chilometri dalla città di Narni.

 

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