Le 14 migliori Tintilia del Molise scelte dal Gambero Rosso

17 Apr 2024, 17:25 | a cura di
La tintilia è un vitigno a bacca nera autoctono del Molise, coltivato tra le province di Campobasso e Isernia, DOC dal 2011. Ecco le etichette che ci sono piaciute di più.

La tintilla è un antico vitigno a bacca nera che ha rischiato di scomparire, prima di ritrovare la sua giusta collocazione e considerazione nel ricco panorama ampelografico italiano, grazie  ad alcuni produttori che negli anni '90 del secolo scorso decisero di investire sul vitigno e sul vino che si ottiene. La Tintilia, prodotta anche nelle versioni Riserva e Rosé. è DOC dal 2011.

Le origini della viticoltura in Molise sono antichissime, si devono far risalire ai Sanniti, prima ancora che i Romani ne estendessero la coltivazione in un territorio più ampio. Molto probabilmente la tintilia è stata introdotta in Molise nella seconda metà del Settecento, durante la dominazione spagnola dei Borboni. Anche il suo nome deriverebbe dalla parola tinto, che in spagnolo significa rosso. Il vitigno ha trovato in Molise le condizioni climatiche ideali per diffondersi, tanto che nell’Ottocento era l’uva più diffusa, soprattutto nelle zone più interne della regione. Nel dopoguerra, la ricerca di vitigni più produttivi e lo spostamento delle zone coltivate verso le aree pianeggianti, hanno determinato un progressivo abbandono delle vigne di tintilia, fino a una scomparsa quasi completa. Solo negli ultimi decenni si è risvegliato l’interesse verso questo prezioso patrimonio dell’enologia molisana, con il recupero del vitigno e la sua vinificazione in purezza.

Più volte in degustazione ci siamo ritrovati davanti a uno sfiziosissimo registro delicatamente pepato che ha che fare con il suo dna stilistico al di là dell’uso dei legni, non sempre calibratissimi in regione. Anche se siamo lontani dai vini iperconcentrati e tostati di qualche ano fa.

La tintilia è un vitigno rustico, che resiste bene al freddo, ma non è molto vigoroso e ha una produttività piuttosto bassa. L’uva, di colore nero-bluastro, ha una buona aromaticità e dà origine a un vino molto particolare, dal colore intenso e carico. Il profilo olfattivo è caratterizzato da eleganti note speziate, che si fondono con sentori di frutta rossa. Ha una buona struttura, in bocca è caldo ed esprime aromi complessi. Il finale ha una bella persistenza. Una buona acidità e tannini importanti, ne consigliano l’affinamento per periodi medio-lunghi, anche in tonneaux, per donare al vino maggior morbidezza e bevibilità. Un vino da riscoprire e valorizzare a tavola, in abbinamento con agnello, carni grigliate e alla cacciatora.

Le migliori Tintilia del Molise

Ecco le migliori Tintilia secondo il Gambero Rosso, in purezza o comunque presente in alta percentuale nei vini indicati, che quest'anno hanno ottenuto i Due Bicchieri Rossi, essendo arrivati in finale durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia di Gambero Rosso 2024, o i Due Bicchieri

Ancora una volta la Tintilia 200 Metri di Tenimenti Grieco si riconferma vino di grande piacevolezza e quest'anno ha ottenuto il premio per il miglior rapporto qualità-prezzo regionale sulla guida Berebene 2024 del Gambero Rosso. Fiori rossi e spezie, ciliegia rossa, lamponi, sbuffi balsamici e di macchia mediterranea: è il profilo ampio e sfaccettato di un rosso che brilla per semplicità e fragranza, senza essere però banale. Dalle ceneri dell'ex-Masseria Flocco, nel 2013 nasce Tenimenti Grieco, la creatura di Antonio Grieco, imprenditore pugliese che ha deciso di investire nel vicino Molise. La base è a Portocannone, con le isole Tremiti che spezzano l'orizzonte verso l'Adriatico e l'Appennino alle spalle. I vigneti si estendono per 85 ettari con una tavolozza di vitigni piuttosto variegata: montepulciano, falanghina e tintilia si alternano a uve internazionali, dando vita a una gamma di vini accomunati da nitidezza fruttata e piacevolezza.

Il Macchiarossa è una Tintilia che sfoggia un intrigante profilo di macchia mediterranea, cui si aggiunge una bella nota dolce di mora e un tocco lievemente speziato di pepe nero. In bocca è solido nella trama tannica, piacevole e compatto. Il 66 è più scuro e cupo, sfodera cenni di grafite e goudron e mirtilli. È ancora la sensazione di macchia mediterranea ad aprire la strada a una bocca fitta e materica, ravvivata da una succosa scia sapida. Claudio Cipressi ha iniziato il suo percorso nel mondo del vino quando venne a sapere di un vitigno autoctono molisano quasi scomparso; si trattava della tintilia. Così, nel 2000, decise di lasciare la sua precedente attività per avviare un'azienda vinicola con lo scopo di valorizzare quest'uva. A distanza di più di vent'anni possiamo dire che l'obiettivo è stato raggiunto: i 15 ettari vitati, coltivati in biologico nel territorio di San Felice del Molise, danno vita a una gamma solida che restituisce l'identità di un vignaiolo che dedica anima e corpo al suo progetto.

Ciliegia e fragola caratterizzano la Tintilia 2020 di San Zenone, succosa e dal finale giocato su toni di cioccolato. Lamponi e mirtilli si passano il testimone nel profilo aromatico del Molise Rosso Clivia '21, dolce di frutto nel sorso scandito dal tannino; beva gioiosa e spensierata.

La Tintilia 2020 di Terresacre è uno dei vini prodotti e presentati quest'anno dall'azienda di Montenero di Bisaccia, nata nel 2006. Il vino è leggermente ematica, poi caffè e cioccolato prendono il sopravvento

Colle Cervino è una Tintilia che profuma di prugne disidratate e ciliegie nere. In bocca ha un buon attacco fruttato che si trasforma in un sorso succoso e di buona scorrevolezza. Interessante la Tintilia in Anfora 2021 che profuma di frutti rossi e neri. Un pizzico di rusticità non inficia un palato fragrante e vivace, venato da un piacevole sottofondo sapido. Una nota di macchia mediterranea caratterizza la Tintilia S 2020, dalla bocca invitante e fresca. Molto speziata la Riserva 2018, più fitta nella trama tannica. Avviata negli anni '90, l'azienda di Vincenzo Catabbo sorge sulle colline di San Martino in Pensilis, a due passi dalla Costa Adriatica. Il vigneto si estende per ben 40 ettari, buona parte dei quali, 13 ettari, sono dedicati alla tintilia.

G.S.N. è una Tintilia che 2020 profuma di ciliegia rossa matura, ha una bocca voluminosa e calda e una buona estrazione tannica. Opalia 2020 ricorda il goudron e la grafite, è speziata e sfoggia un palato denso e compatto. In provincia di Isernia, dove il Molise si fa più selvaggio, troviamo l'azienda della famiglia Valerio: il vigneto è composto da cinque diverse tenute in cui vengono coltivati perlopiù tintilia, montepulciano, sangiovese e falanghina.

Molto piacevole il Ros-is 2022, un rosato da uve tintilia agrumato e fresco, vagamente erbaceo, teso e di buona progressione. Rutilia 2019 è una Tintilia che profuma di fragole e ciliegie, rose rosse ed erbe officinali. In bocca è leggermente erbaceo e ha tannino molto fitto. Si concentrano nella suggestiva zona di Ururi, le parcelle valorizzate dalla famiglia Salvatore con radicata consapevolezza. Pasquale Salvatore si occupa di una tenuta di circa un'ottantina di ettari, in cui oltre ai 20 vitati, trovano spazio seminativi e uliveti.

 

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