La storia del vino da 20 gradi che ha fatto innamorare la Casa Bianca

31 Ott 2023, 10:11 | a cura di
Nicola Chiaromonte produce vino nelle Murge pugliesi, ad Acquaviva delle Fonti. Dopo anni di sperimentazioni, con la vendemmia 2010 battezza il Selezione Chiaromonte, il Superprimitivo, quasi 20 gradi di alcol e zero zuccheri residui

โ€œBello, potente ed equilibratoโ€. A Nicola Chiaromonte non manca il gusto per lโ€™autoironia. E nemmeno il talento. Siamo nelle Murge pugliesi, Acquaviva delle Fonti, qui storicamente le uve di primitivo strappavano i prezzi piรน alti (qui i migliori i migliori vini della Puglia secondo il Gambero Rosso). Ad accoglierci troviamo Mozart che risuona ad alto volume tra i filari che circondano la struttura, la cantina รจ un enorme cantiere a cielo aperto, il progetto ambizioso e visionario.

I lavori saranno completati nel 2025, ci sarร  spazio per la piscina, camere per gli ospiti, cantine private, una struttura di vinificazione allโ€™avanguardia. Insieme al socio Paolo Montanaro ha messo su una cantina da 300mila bottiglie annue (Tenute Chiaromonte), forte di 60 ettari di vigneti e oliveti situati oltre i 300 metri di altitudine sui terreni carsici, tra conchiglie e pietre. Il suo fiore allโ€™occhiello sono i dieci ettari di primitivo ad alberello di oltre 60 anni di etร , che danno vita ai suoi rossi piรน importanti. โ€œIl Primitivo per me rappresenta tutto, รจ la storia della mia famiglia e quella di un riscatto, di un vino che veniva utilizzato per il taglio e che oggi invece mi continua a dare soddisfazioni uniche in giro per il mondoโ€.

โ€œIl Superprimitivo non te lo posso spiegareโ€

ย Lโ€™idea di una Riserva di Primitivo รจ del 2006, lโ€™anno del primo Tre Bicchieri. โ€œNe parlarono tutti, un vino a 18 gradi dalla beva incredibile. Avevo deciso di venderlo a 50 euro + Iva, per me valeva tanto. Mi diedero del pazzo, del presuntuoso. Effettivamente il primo anno non vendetti una bottiglia, ma poi le vendite hanno svoltato e in tanti mi hanno copiatoโ€. Lโ€™anno successivo, nel 2007, esordisce il suo primo Single Vineyard, il Contrada Barbatto da una vigna molto bella: 30 centimetri di terra rossa e solo sassi. E' un grande rosso mediterraneo. Eppure, Nicola non era soddisfatto.

โ€œVolevo creare qualcosa oltre la Riserva, cosรฌ ho creato il Selezione, nasce da una cernita tra gli alberelli di 100 anni che davano vita alla Riserva, alcuni prefillossera. Scelsi le uve che avevano quasi il 50% di appassimento, giocai sul limiteโ€. Con la vendemmia 2010 battezza il Selezione Chiaromonte, il Superprimitivo, quasi 20 gradi di alcol e zero zuccheri residui. Un record. โ€œEโ€™ un vino estremo, difficilissimo da produrre, ci sono riuscito solo nel 2010, 2011, 2014 e 2017, per il momento. Se rimangono 20-30 milligrammi di zucchero ho fallito, รจ un vino che dipende dalle temperature e mille variabili. Esce da tutti gli schemi, non ha simili, quando lo bevi te ne rendi conto. Non te lo devo spiegareโ€, sorride. Quanto costa? 450 euro piรน Iva in cantina, poco piรน di duemila le bottiglie prodotte nellโ€™annata fortunata.

Il successo a stelle e strisce

โ€œI collezionisti se lo contendono, soprattutto negli Stati Uniti. Non lo do a nessuna guida, lo vendo a chi sa valorizzarlo. Ha raggiunto quotazioni importanti, per dire, oggi la 2010 si aggira sui 1.400 euro sul mercatoโ€, continua soddisfatto. Tra i mercati principali dei suoi vini cโ€™รจ la California, ricorda un simpatico aneddoto. โ€œNel 2018 andai con il Gambero Rosso a Los Angeles perchรฉ il Contrada Barbatto vinse lโ€™incredibile premio di Rosso dellโ€™Anno con la 2013, durante il seminario guidato una persona si alzรฒ e iniziรฒ a sbraitare. Io non sapevo lโ€™inglese, ero terrorizzato, pensavo di aver fatto una figura meschina. Chiesi al traduttore e mi disse che stava stava etichettandolo come un vino incredibile, aveva detto ai produttori californiani in sala che dovevano imparare da Nicola Chiaromonte come si tratta lo Zinfandel. Non me lo scorderรฒ mai quel momentoโ€. Eravamo presenti e ricordiamo bene il gelo che scese sulla degustazione dopo quellโ€™intervento del giornalista americano. Quel tasting portรฒ fortuna, tra i presenti cโ€™era anche il buyer per la Casa Bianca: โ€œOrdinรฒ quasi 4mila bottiglie del Primitivo Mascherone, il mio vino base, e venti casse di Barbattoโ€. Con il beneplacito di Donald Trump.

La passione mal celata per le bollicine e quel Rosรฉ dโ€™autore

Al di lร  delle battute di Nicola, i suoi Gioia del Colle Primitivo evidenziano un raro equilibrio tra potenza ed eleganza: quasi incomprensibile. Scendendo nelle sue cantine siamo rimasti sorpresi dalle migliaia di bottiglie in punta sui lieviti, al momento sono circa 300mila. Un poโ€™ piรน di una semplice passione. Per anni Nicola ci ha decantato il suo Ancestrale, lโ€™abbiamo anche preso in giro per le sue iperboli.

Non ci ha stappato il Superprimitivo, la scena se l'รจ presa il suo Chiaromonte Brut Ancestrale Rosรฉ 2018 da uve pinot nero (con la scritta a mano). Ci ha stregato: 48 mesi in bottiglia, colore salmone. I profumi sono a dir poco fragranti, di anguria, viola e melograno, nitidi e diretti. In bocca รจ vibrante, teso, progressivo, con un bellissimo sottofondo balsamico. Il perlage รจ un soffio, รจ veramente freschissimo. Chiude essenziale ed elegantissimo. โ€œTe lโ€™avevo detto, verrรฒ ricordato come Dom Chiaromรฒntโ€. ย Lo guardiamo e scoppiamo a ridere. โ€œCi hai fregato ancora, Nicolaโ€.

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