Al via Arte Fiera a Bologna: ristoranti come gallerie d'arte e Vip Lounge firmata Max Poggi

2 Feb 2023, 14:58 | a cura di
Per tre giorni, dal 3 al 5 febbraio (con anteprima il 2) torna a Bologna Arte Fiera, salone internazionale dell'arte contemporanea che anche quest'anno consolida il legame con la città e il buon cibo, tra esposizioni nei ristoranti e la presenza, nella Vip Lounge del ristorante firmato da Max Poggi.

Un programma ricchissimo di eventi, inaugurazioni e performance dentro e fuori i padiglioni della fiera che si unisce in maniera armonica al gusto della città. Dal 3 al 5 febbraio (con anteprima il 2) torna a Bologna Arte Fiera, la kermesse dedicata al mondo dell’arte moderna e contemporanea più longeva d’Italia. Un appuntamento che richiama migliaia di visitatori che si ritrovano tra gallerie d’arte dei padiglioni 25 e 26 del quartiere fieristico di Bologna e proseguono la visita, cartina alla mano, sorprendendosi per gli insoliti allestimenti tra le mura di vecchi palazzi, alle pareti di ristoranti e vinerie o nei saloni di dimore storiche aperte per l’occasione. L’obiettivo è chiaro: scoprire gli oltre trecento appuntamenti in calendario e gustare, perché no, qualche buon piatto circondati da opere, sculture e futuristiche installazioni. E se l’arte mette appetito, Bologna sfama con gusto. E in alcuni locali arte e gastronomia corrono sugli stessi binari.

arte fiera

Arte Fiera a Bologna: la Vip Lounge firmata Max Poggi e i drink del Re Sole

Già all’interno della fiera è possibile rincorrere, oltre che al bello, anche il buono. Al Re Sole Bistrot, locale storico della città, è stato assegnato il compito di attendere il pubblico alla Champagnerie e al cocktail bar approntati tra i due padiglioni, con un’attenta offerta di bollicine francesi, cocktail accompagnati da ostriche, caviale, pata negra, acciughe del Cantabrico e buona musica.

La cucina della vip lounge è stata invece affidata, per la prima volta, alle mani sicure e all’esperienza dello chef bolognese Massimiliano Poggi.È un vero piacere” confessa “poter far parte di questa manifestazione con la mia cucina. Ci sono tanti galleristi, tanti esperti d’arte e tanti visitatori anche stranieri a cui voglio far conoscere la cucina della nostra città, anche se in una chiave rivisitata, soprattutto nella presentazione dei piatti”. Per l’occasione Poggi, in collaborazione con il gruppo Camst, ha approntato un menu completo che, dall’antipasto al dolce, esprime un vivace dialogo tra tradizione e creatività, nell'ottica di consolidare il legame della fiera con il territorio, facendo propri valori e intenti condivisi nel programma della manifestazione: comunità e relazione, accoglienza, sostenibilità e nuove visioni sul futuro. Tra i piatti spiccano, per bontà e tradizione, sicuramente i tortellini in crema di Parmigiano, i passatelli gratinati al ragout di cortile, una selezione di piatti vegetariani e, tra i dolci, il fior di latte.

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Max Poggi. Foto: Andrea Moretti

Mangiare a Bologna nei giorni di Arte Fiera: ristoranti come gallerie d'arte (con cucina)

Usciti dai cancelli della manifestazione, si può partire dal MamBo, il museo di arte moderna allestito dentro un’ex fabbrica che trasforma ancora una volta lo spazio della sala delle ciminiere per accogliere il nuovo progetto espositivo di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972): Atlantide 2017 – 2023. Proprio a fianco della struttura di via Don Minzoni c’è l’ex Forno, il bar del museo adattato a bistrot che propone colazioni, pranzi veloci e aperitivi di qualità, spesso accompagnati da un’accuratissima selezione musicale che diventano un toccasana tra un evento e l’altro. In Piazza Maggiore il caffè ristorante Piano Piano mette a disposizione gli ambienti del locale inaugurato da poco per offrire un’esperienza artistica di livello. Il pranzo è a base di pasta fresca tirata al mattarello (tortellini, lasagne e balanzoni) pietanze della tradizione come l’immancabile cotoletta alla bolognese e una lunga lista di vini del territorio, mentre alle pareti le opere di una giovane pittrice iraniana Marjan Babaie Nasr che indaga tra femminilità ed estetica floreale.

Poco distante al bar Senza Nome di via Belvedere 11-b, vicino al mercato delle Erbe e primo locale a Bologna dove il personale è interamente composto da non udenti ci si riposa bevendo birra o sorseggiando un gin tonic miscelato con maestria e osservando le opere di “Benedetti Valeria.Io Filo”, un ciclo duale che indaga il rapporto madre - figlio.

Volto Santo di Val d'Aposa in esposizione in via Irnerio 10

Volto Santo di Val d'Aposa in esposizione in via Irnerio 10

“Il volto Santo di Val D’Aposa” opera lignea che rimanda alla Bologna del 1600 e di recente restituita alla città grazie all’intervento del Gruppo Monti Salute Più viene esposto nei giorni di Arte Fiera in via Irnerio 10 all’interno del nuovo bistrot omonimo in cui è possibile fermarsi per un caffè o per un pranzo “conviviale” nei tavoli in pieno centro. Sono molti i locali in città che aderiscono ogni anno con entusiasmo alla settimana dell’arte, trasformandosi, in questo caso, in piccole gallerie con cucina. Succede da ViVo il ristorante di Vincenzo Vottero in viale Silvani 8 che nella settimana dell’arte anima le pareti con le opere di Mirco Campioni. In tavola fra le molte pietanze anche i tortellini con tartufo nero, brodo ristretto di faraona e fieno, perle di lambrusco, in passato vincitori di un premio prestigioso in città.

Ristorante La Porta

Ristorante La Porta

Il ristorante La Porta in piazza Europa guidato dallo chef Pasquale d’Aniello ha deciso, per l’occasione, di rendere omaggio all’opera “Nero con Punti” di Alberto Burri esposta nell’adiacente museo d’impresa Cubo e proporre, a fianco del collaudato menù anche un incontro con i sapori umbri e le uve di Sagrantino. Un dialogo a due facce, la cucina e la pura espressione artistica.

Preparazione dei tortellini alla bottega Al Pappagallo

I tortellini alla bottega Al Pappagallo

Per i frenetici dell’arte che non hanno tempo ne voglia di restare fermi a lungo il tortellino diventa “à pòrter” come quelli della bottega Al Pappagallo di via Marconi 22f che da laboratorio di produzione di pasta fresca si trasforma, con cinque tavoli, in piccola “siesta” gastronomica: tortellini in brodo, alla crema di parmigiano, balanzoni e panino con ragù. Tutto espresso. All’Enoteca AltoTasso di piazza San Francesco 6d ci sono le opere di Leonardo Vìcari, una selezione di immagini di scritte apparse su muri e serrande della città negli ultimi 12 anni, inerenti al legame tra Bologna e la musica. Se si ha un po' di tempo e la voglia di sorseggiare un caffè di qualità si può fare tappa da Bùro Cafè in via Sant’Isaia 57d che per l’occasione ospita “Ancestrale” di @cordonnier__ , curata da @bilmblestratup.

Sabato 4 febbraio, poi, in occasione della Notte Bianca dell’arte, molti locali prolungheranno gli orari di apertura consentendo di visitare le mostre con calma e fermarsi per una sosta gastronomica. E poi ripartire.

Arte Fiera – Bologna - dal 2 al 5 febbraio - www.artefiera.it - www.culturabologna.it

a cura di Tommaso Costa

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