La riscossa dell'Abruzzo passa per le nuove generazioni di vignaioli: ribelli e legati alla terra

3 Mar 2024, 18:21 | a cura di
Secondo il New York Times, l'Abruzzo acquista una nuova vitalitร  grazie a una nuova generazione di coltivatori e viticoltori che hanno puntato sui vitigni autoctoni per veicolare il territorio nelle bottiglie

Dopo le donne del Chianti Classico, Eric Asimov, critico enogastronomico del New York Times, punta la penna su unโ€™altra regione italiana. โ€œPer trovare vini di grande valore, guardate allโ€™Abruzzoโ€ รจ il consiglio del giornalista, che ritrova in questa regione una riscossa grazie a giovani promesse e viticoltori che hanno saputo valorizzare al meglio la loro terra e i vitigni autoctoni.

Montepulciano dโ€™Abruzzo e Trebbiano

Come ricorda Asimov, lโ€™Abruzzo รจ stata per lungo tempo una terra associata al Montepulciano dโ€™Abruzzo. Vino rosso che per molto tempo รจ stato venduto a prezzi molto bassi con una qualitร  media discreta. Negli ultimi dieci anni si รจ perรฒ osservata una piccola rivoluzione con lโ€™arrivo di una nuova ยซgenerazione di ambiziosi coltivatori e viticoltori dediti a un'agricoltura coscienziosa e a una vinificazione meticolosaยป che ha dato una scossa alla scena vinicola abruzzese.

Con la sua natura di regione tra mare e montagna, natura selvaggia e un animo contadino, l'Abruzzo รจ una realtร  vitivinicola che cela diverse perle. ยซProduce alcuni dei migliori bianchi d'Italia e i suoi Cerasuolo d'Abruzzo, rosati abbastanza scuri da essere rossi leggeri, sono singolari. I prezzi, con alcune importanti eccezioni, sono ancora ragionevoliยป scrive Asimov.

I vecchi e i giovani

 

Diverse sono le cantine che contribuiscono a dare nuova linga vitale alla regione. Emerge un quadro di vignaioli che hanno scommesso sulle varietร  locali per produrre vini di gran carattere come Cristiana ed Antonio Tiberio dellโ€™omonima azienda, che producono dal 2011 il Trebbiano dโ€™Abruzzo Fonte Canale, ยซprobabilmente tra i piรน grandi vini bianchi italianiยป. O ancora Andrea Ugolotti dellโ€™azienda Colle Florido che ยซรจ andato per la sua strada, producendo vini puri e deliziosi nella sua piccola cantinaยป come il suo rosato a base di Montepulciano ยซsplendido, pieno di mineralitร  salataยป.

Cโ€™รจ invece ha risposto a un richiamo della terra e ne ha esplorato le potenzialitร  come Francesco Cirelli, cresciuto a Pescara, che ha acquistato la sua terra nel 2003 ยซdesideroso di un legame con la terraยป e che vede un utilizzo dellโ€™anfora nella linea aziendale piรน importante.

 

O ancora Stefano Papetti, la cui prima vendemmia risale al 2010 a seguito del permesso del suocero di coltivare un piccolo appezzamento della tenuta di proprietร  dei De Fermo. Non mancano tra i nomi citati anche le aziende che per prime hanno lanciato la regione come Valentini o Emidio Pepe, la cui azienda vede la guida della nipote Chiara. Un folto numero di vignaioli che oltre ad essere capaci produttori, sono gli ambasciatori del vino abruzzese.

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