Guida Vini d'Italia 2024, sono 498 i vini premiati con i Tre Bicchieri e 12 i Premi Speciali

15 Ott 2023, 15:41 | a cura di
Presentata al Teatro Brancaccio di Roma la nuova edizione delle guida. Le degustazioni finali di Vini d'Italia - dove sono arrivati 2300 vini – hanno dato lo spettacolare risultato di 498 vini premiati con i Tre Bicchieri. Con oltre 1800 vini che si classificano a pochissima distanza dai premiati

La Guida Vini d’Italia compie 37 anni. Nell’era della comunicazione digitale 37 anni equivalgono ad alcune ere geologiche: parlare dell’autunno del 1987 quando fu presentata a Firenze la prima edizione, quella del 1988, quella dalla copertina color verde bottiglia, dallo strano formato fuori misura e dalla grafica elegantissima e - per l’epoca – rivoluzionaria, è praticamente un salto quantico. Si trattava di una guida che parlava dei grandi e dei grandissimi vini in un’Italia che stava tentando di uscire – e con fatica – da un periodo buio il cui il fondo fu toccato con lo scandalo del metanolo del 1986 e che aveva profondamente minato la credibilità del Bel Paese nel mondo.

Oggi lo scenario è tutt’altro, e al netto di guerre, lotte commerciali e barriere doganali, l’Italia del vino è un player fondamentale a livello internazionale. Siamo il Paese della biodiversità e in un mondo (anche enologico) ormai globalizzato e focalizzato su una dozzina di varietà “internazionali” tutto ciò esercita un fascino irresistibile sui consumatori di tutti i continenti.

© Francesco Vignali Photography

Da questa edizione la guida risulta rinnovata nella grafica, molto più leggibile, sempre attenta alla valorizzazione delle nuove realtà di qualità, puntuale nel segnalare chi lavora nel rispetto dell’ambiente, le piccole aziende come i grandi marchi di rinomanza internazionale, dai piccoli artigiani della vigna e della cantina alle grandi cooperative: la filosofia della nostra Guida dei Vini in questi anni non è cambiata.

Guida Vini d'Italia 2024. Sono 498 i vini Tre Bicchieri

Il livello medio della produzione italiana, in ogni regione, è in crescita. Le degustazioni finali di Vini d'Italia - dove sono stati coinvolti 2300 vini – hanno dato lo spettacolare risultato di 498 vini premiati con i Tre Bicchieri. Con oltre 1800 vini che si classificano a pochissima distanza dai premiati, e nel caso di molte aziende (viene premiato un solo vino per cantina) valgono tanto quanto quello sul podio.

Ci sono poi i Tre Bicchieri Verdi, da aziende certificate biologiche o biodinamiche, che sono 174, ormai il 35% del totale: percentuale impensabile fino a pochi anni fa.

Brunetta: “La viticoltura ha bisogno di intelligenza artificiale e umana”

Proprio dei risultati sostenibili ottenuti fin qua e di quelli ancora da raggiungere si è parlato nel convegno “Il futuro del vino tra algoritmo e cambiamento climatico”, che ha aperto la giornata dedicata alla premiazione dei Tre Bicchieri della guida al Teatro Brancaccio di Roma.

© Francesco Vignali Photography

Non bisogna aver paura del progresso” ha detto nel suo intervento Renato Brunetta, presidente del Cnel dal palco “In Inghilterra, nei primi decenni dell’800 i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro. Ma sappiamo tutti come finì: ci furono tre rivoluzioni industriali, aumentò la produzione, il benessere e anche l’occupazione. Oggi anche il vino sta vivendo la sua rivoluzione. Di fronte ai cambiamenti climatici è sempre più difficile avere l’anno, che io definisco, della sincronizzazione, ovvero quello in cui va tutto bene. Quindi, la viticoltura è destinata a soccombere? No, perché l’uomo guarda al progresso. Da qui l’importanza che la transizione digitale potrà avere nei prossimi anni per costruire nuove annate straordinarie. Unica condizione” ha concluso l’ex ministro e produttore di vino “mischiare l’intelligenza artificiale a quella umana”.

Le applicazioni pratiche dell’Intelligenza Artificiale in ambito vinicolo

In attesa che la tecnologia applicata al vino trovi nuove soluzioni, Silvia Puca, matematica e project manager Eumetsat Hydrology Saf per la Protezione Civile ha parlato degli effetti dei cambiamenti climatici sulla viticoltura: “Al momento” ha detto “i modelli previsionali rilevano come ci siano le condizioni per una probabile siccità. Ed eventuali piogge nel breve termine senz’altro non basteranno a recuperare questa anomalia”.

Da qui l’importanza di “fare la cosa giusta nel posto giusto al momento giusto”, come ha ricordato Andrea Gasparri del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università Roma Tre “è questa” ha aggiunto “la vera definizione di agricoltura di precisione”.

Allargando il campo al lavoro che avviene dopo quello in vigna e in cantina, l’intelligenza artificiale ha già le sue prime applicazioni pratiche, come ha sottolineato Daniele Nardi del dipartimento di Ingegneria informatica dell’Università Sapienza di Roma: “Pensiamo alle piccole cantine che già oggi possono utilizzare ChatGpt per tradurre la descrizione di un vino per l’estero o usare l’AI per profilare i propri clienti”.

Tornando al tema della sostenibilità, il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia ha ricordato come oggi il vino sia all’avanguardia non solo nell’attenzione all’ambiente, ma anche agli aspetti economici e sociali. “Ma” ha concluso “torneremo a parlarne al prossimo Global Summit del Gambero Rosso che si svolgerà il 31 gennaio a Torino”.

Infine, un ringraziamento a tutti i produttori da parte dell'amministratore delegato del Gambero Rosso Carlo Spallanzani: Nonostante la tecnologia dia una grossa mano, sono i gesti antichi a fare il vino e i gesti antichi sono sempre molto faticosi. Il lavoro di chi lavora in vigna permette di assaggiare un prodotto che, a mio avviso, esce dal contesto del prodotto alimentare per entrare in un contesto antropologico, che è tutta un’altra cosa”.

© Francesco Vignali Photography

Guida Vini d'Italia 2024. I 12 Premi Speciali

Il modo migliore per capire la filosofia dei nostri degustatori è dare un'occhiata ai Premi Speciali dell'anno, dove figurano  fianco a fianco piccole produzioni artigianali vinificate in anfora e prestigiosi best-seller sul mercato internazionale.

  • Il Rosso dell’Anno va a una sontuosa edizione del Barolo Vignarionda Ester Canale Rosso ’19 di Davide Rosso. Un vino di spettacolare ricchezza alla quale riesce ad abbinare una straordinaria armonia, ennesima conferma della Langa come uno dei grandissimi terroir dell’enologia mondiale.
  • Il Bianco dell’Anno viene dal Friuli: è il Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic, che ci dimostra ancora una volta come i bianchi italiani possano essere affascinanti e longevi.
  • Le Bollicine dell’Anno  rimangono appannaggio della Lombardia con l’eccellente Franciacorta Nature 2016 della Gatti, maison storica della denominazione.
  • Il Rosato dell’Anno è il Cerasuolo d’Abruzzo Tauma ’22 di Pettinella. Un Rosato dal tratto artigianale, verace, davvero identitario. E irresistibile.
  • Il Vino da Meditazione dell’Anno (quest’anno non è dolce…) è un Marsala Vergine Riserva 2011 della Florio. Sia l’azienda sia la denominazione non hanno bisogno di presentazioni. Un meritato contributo al rilancio di questa storica prestigiosa denominazione.
  • La Cantina Emergente è Tenuta Ceri di Carmignano, che debutta in Guida con una affascinante versione di Carmignano, la Riserva Arrendevole ’20. Piccola denominazione ma grandi vini…
  • La Vignaiola dell’Anno è Marinella Camerani di Corte Sant’Alda. Una vita spesa tra le vigne, in armonia con la natura.
  • Il Premio per il Progetto Solidale va all’azienda Velenosi, perché Angela porta avanti da alcuni anni un’iniziativa virtuosa che sta dando un concreto aiuto ad un gruppo di ragazzi autistici.
  • Il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile va a un’azienda umbra, Terre Margaritelli di Torgiano, esempio di viticoltura di qualità rispettosa dell’ambiente e dei valori sociali.
  • Il Miglior Rapporto Quatità Prezzo quest’anno è rappresentato dal Mandrolisai Rosso Fradiles ’21 della Fradiles di Atzara, che riesce ad offrirci un rosso memorabile, da vecchie vigne ad alberello con rese bassissime ad un prezzo più che accessibile.
  • Il Premio Speciale per la Cooperativa dell’Anno torna in Alto Adige e va alla Cantina Tramin, che da anni interpreta il territorio in maniera magistrale.
  • Il Premio di Cantina dell’Anno per questa edizione va alla Umani Ronchi di Osimo. L’azienda della famiglia Bernetti veleggia da anni a livelli di eccellenza; la serie di etichette degustate quest’anno oltre ad essere perfettamente rappresentativa dei terroir in cui opera, ha dimostrato ancora una volta il valore dell’azienda.

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