Sicurezza alimentare

Brexit. Panini prosciutto&formaggio vietati: gli inglesi non potranno introdurli in Europa

Il divieto esemplifica il regolamento di prevenzione sanitaria applicato dallโ€™UE nei confronti dei prodotti di origine animale introdotti da Paesi extraeuropei. Ma nei rapporti col Regno Unito rischia di penalizzare migliaia di camionisti.

  • 04 Gennaio, 2021

Scampato il rischio di dover fronteggiare una Brexit no deal (raggiunto lโ€™accordo di libero scambio le merci inglesi potranno entrare in Europa senza dazi nรฉ vincoli), lโ€™effettivo abbandono dellโ€™Unione Europea da parte del Regno Unito costa comunque risvolti che, per quanto curiosi, sono destinati a impattare sulle abitudini di chi piรน frequentemente fa la spola tra i due territori. E sono principalmente gli autotrasportatori, giร  rassegnati allโ€™idea di affrontare, dโ€™ora in avanti, lunghe file per superare i controlli doganali (si stimano code tra le quattro e le dodici ore), a scontare i provvedimenti minuziosi che regolano la nuova convivenza.

Brexit. Nuove regole al confine

Come il divieto, per chi parte dal Regno Unito, di introdurre in Europa un semplice panino con prosciutto e formaggio, anche se preparato in casa prima di partire per la lunga trasferta. No, non รจ uno scherzo. E anzi รจ proprio la guida stilata dal Dipartimento dei Trasporti inglese per coadiuvare viaggiatori e camionisti che lavorano tra il porto di Dover e la Francia, alle prese con le nuove regole entrate in vigore dal 1 gennaio 2021, a citare un panino prosciutto e formaggio che rischia di trasformarsi in pietra dello scandalo. Si tratta di un esempio che chiarisce il divieto di portare sul suolo dellโ€™Unione Europea prodotti di origine animale, affettati e formaggi compresi. Anche se per uso personale, comโ€™รจ evidente nel caso di un panino preparato come snack o pranzo al sacco (รจ bene specificare, infatti, che il divieto si estende anche ai viaggiatori che provengono dal Regno Unito per turismo, cui sarร  fatto divieto di sbarcare dallโ€™aereo con un panino al prosciutto nella borsa).

Un divieto per la prevenzione sanitaria

Il divieto, in realtร , non รจ una novitร , e si applica a chiunque arrivi in Europa da Paesi extra UE (con eccezione riservata a Svizzera, San Marino, Norvegia, Islanda, Andorra e Liechtenstein), dunque dโ€™ora in avanti anche a chi proviene dal Regno Unito. Nel caso specifico, perรฒ, i continui scambi via terra che coinvolgono migliaia di camionisti ogni giorno rendono la misura piรน impopolare. La condotta dellโ€™Unione Europea nei confronti di carne, latte e prodotti derivati importati per uso personale dallโ€™estero, perรฒ, risponde a un principio di prevenzione sanitaria che la pandemia ha riportato allโ€™ordine del giorno: i prodotti di origine animale non tracciati rappresentano una minaccia per la salute degli animali presenti sul territorio UE. โ€œรˆ notoโ€ spiega il regolamento europeo 2019/2122 โ€œche pericolosi agenti patogeni che causano malattie degli animali come l’afta epizootica e la peste suina classica possono risiedere nella carne, nel latte o nei loro prodotti. Tali agenti patogeni potrebbero essere introdotti nell’UE se i prodotti contenenti carne, latte o loro derivati sono spediti per posta o trasportati nel bagaglio dei viaggiatori in arrivo da paesi al di fuori dell’UEโ€. Fatta eccezione per il latte in polvere, cibo per bambini e prodotti necessari per ragioni di salute, dunque, dโ€™ora in avanti anche nei rapporti col Regno Unito si applicheranno queste precauzioni. Far rispettare il divieto, perรฒ, a detta dei diretti interessati, non sarร  semplice: โ€œDio aiuti chi fa i controlli alla dogana a sottrarre il โ€˜cestinoโ€™ del pranzo a un camionista. Non sarei sorpreso se si arrivasse alle maniโ€, spiegava un autotrasportatore inglese qualche giorno fa al Guardian. Continuerร  invece a essere permessa lโ€™introduzione di cioccolato e snack dolci. Magra consolazione?

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